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Nasce l’Archivio Anselmo Ballester

diFerrara La Città del Cinema ®

31 | 01 | 2024

Ferrara La Città del Cinema firma accordo quinquennale con gli eredi del pittore e cartellonista
Luca Siano: “Ha creato manifesti mitici, un privilegio poter lavorare sui materiali originali”
Stefano Muroni: “Entusiasti, passo importante nel percorso di valorizzazione del cinema”
I familiari dell'artista: "Un sogno che si avvera"


Nasce l’Archivio Anselmo Ballester. Per la prima volta le opere del pittore e cartellonista cinematografico verranno raccolte, catalogate e digitalizzate. Un lavoro importante del quale si occuperà la filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, nella persona di Luca Siano. L’associazione, infatti, ha siglato un accordo di collaborazione quinquennale con gli eredi di Anselmo Ballester, artista nato a Roma nel 1897 e scomparso nel 1974. Oggi, a distanza di cinquant’anni, inizia ufficialmente un percorso di tutela, valorizzazione e promozione della sua eredità artistica.

Ballester ha realizzato alcuni dei manifesti più belli della storia del cinema, qualche titolo? “Tempi moderni” di Charlie Chaplin, “La signora di Shangai” di Orson Welles e “Fronte del porto” di Elia Kazan. Ad occuparsi in prima persona dell'archivio sarà Luca Siano, fondatore dell’Archivio Sandro Simeoni ed esperto di cartellonismo cinematografico, che per la filiera creativa ha curato le mostre permanenti “Vancini Manifesto”, “80 Ossessione. Viaggio nel cinema ferrarese” e “Manifesti da salvare”, allestimento temporaneo realizzato durante le Giornate degli Autori al festival del cinema di Venezia.

“Un grande onore e una grandissima opportunità poter lavorare sui materiali originali di un pioniere del cartellonismo come Anselmo Ballester. Non credo di esagerare se dico – afferma Siano – che è il sogno di ogni appassionato di cinema. Ballester fu un pittore sopraffino, un autore formidabile che riuscì a valorizzare ogni singolo titolo con la sua maestria. Era dotato di uno stile unico, inconfondibile, e tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del secolo scorso realizzò centinaia di opere”.

Nel corso degli anni la famiglia Procesi-Ballester ha conservato moltissimi schizzi e bozzetti, ed è su quelli che Siano si concentrerà. “Quando parliamo di schizzi intendiamo disegni di piccolo formato in cui è già racchiuso il concetto definitivo dell’opera. È impressionante vedere come fin dall’inizio Ballester avesse le idee chiare su ciò che intendeva raccontare”. Poi aggiunge: “Sono orgoglioso di potermi dedicare a questo progetto, tanto entusiasmante quanto complesso. Creeremo un sito web e i relativi canali social, poi penseremo ad eventi e collaborazioni per la promozione e la diffusione di questo patrimonio”.

Un traguardo decisamente importante per Ferrara La Città del Cinema visto che la famiglia Procesi-Ballester nel corso degli anni è stata contattata più volte da diversi enti, anche da oltreoceano, interessati ai materiali dell’artista. “Una nuova sfida che ci entusiasma e ci spinge a dare il massimo – afferma Stefano Muroni, fondatore e presidente della filiera creativa - . Grazie alle competenze e alla professionalità di Luca Siano, per noi responsabile della promozione del patrimonio artistico cinematografico, siamo riusciti ad avviare questo percorso. Gli eredi di Ballester si sono fidati della nostra realtà, della nostra storia e della nostra visione e quindi hanno accetto di avviare con noi il percorso di digitalizzazione dei materiali”.

“Noi nipoti ed eredi di Anselmo Ballester, Claudio, Silvia, Rita e Lidia Procesi, figli di Liliana Ballester, siamo profondamente soddisfatti e orgogliosi di annunciare la creazione di questo archivio, grazie al lavoro prezioso e meticoloso di Luca Siano, Stefano Muroni e all’impegno di Ferrara La Città del Cinema. È un sogno che si realizza. D’ora in poi – affermano i familiari - gli studiosi, i collezionisti, gli appassionati e amanti di cinema, sapranno dove e a chi rivolgersi per consultare il tesoro di opere del pittore che inaugurò e fondò il cartellonismo cinematografico, con grande arricchimento per la storia del cinema, della grafica e soprattutto delle stesse arti pittoriche del ‘900”.

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