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MANIFESTI DA SALVARE
Successo a Venezia per l’inaugurazione della mostra dedicata ai pittori di cinema

diFerrara La Città del Cinema ®

04 | 09 | 2023

Il curatore Luca Siano: “Momento di riflessione importante, le opere dei cartellonisti vanno divulgate”

“Grande successo per “Manifesti da Salvare”, esposizione inaugurata a Venezia nell’ambito dell’ottantesima Mostra d’arte cinematografica, che punta i riflettori sui cosiddetti pittori di cinema. I cartellonisti attraverso le loro opere hanno contribuito in maniera fondamentale al cinema e proprio da qui abbiamo voluto lanciare un appello affinché la loro arte possa essere tutelata, riscoperta e divulgata”. Sono le parole di Luca Siano, direttore dell’Archivio Sandro Simeoni e curatore della mostra allestita in sala Laguna visitabile gratuitamente fino al 9 settembre.

“Manifesti da Salvare”, promossa dalle Giornate degli Autori, è prodotta da Ferrara La Città del Cinema e Archivio Sandro Simeoni, in collaborazione con l’Archivio Immagine in Movimento di Adria ed è sostenuta dal Comune di Ferrara e da Bper Banca.

Entusiasta Stefano Muroni, fondatore e presidente della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, che commenta: “Onorati di essere qui a Venezia, un punto di arrivo importante che arriva dopo anni di lavoro sul manifesto cinematografico”. E continua: “Oltre alle mostre permanenti “Vancini Manifesto” e “80 Ossessione”, abbiamo fondato il Symeoni Festival e inserito storia del cartellonismo cinematografico nel programma didattico della Scuola Vancini. Crediamo fortemente nell’importanza e nella valorizzazione di questa forma d’arte. Venezia è un punto di arrivo ma anche punto di partenza per continuare a promuovere i manifesti cinematografici perché appartengono a tutti gli effetti al patrimonio artistico italiano del Novecento”.

Non a caso “Manifesti da Salvare” è promossa dalle Giornate degli Autori. Diciassette anni fa, infatti, nel corso di questa rassegna venne presentata “100 film italiani da salvare”, lista che raccoglie pellicole realizzate tra il 1943 e il 1978 capaci di raccontare le tante sfaccettature del nostro Paese. “Per questa esposizione sono stati scelti cinque manifesti per ogni decennio con l’obiettivo di costruire un percorso iconografico e cronologico; venti affissioni rare, alcune mai esposte prima, realizzate tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta del secolo scorso”, dice ancora Siano.
Un filo rosso, dunque, che collega i due momenti nati per raccontare e far conoscere anche ai più giovani il grande cinema italiano e i suoi protagonisti.

A tal proposito Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate degli Autori aveva commentato: “Quella dei manifesti cinematografici è un’arte in via di estinzione che merita di essere salvaguardata e valorizzata. Siamo fieri di sostenere questa preziosa mostra, che raccoglie alcuni pezzi unici e indimenticabili della storia del cinema italiano”.

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