04 | 03 | 2022
Il grande illustratore incontra gli studenti e i cittadini. Appuntamento giovedì 10 marzo alle 15.30
Sarà un pomeriggio più unico che raro quello di giovedì 10 marzo per gli allievi della Scuola d'Arte Cinematografica “Florestano Vancini” di Ferrara (via Mario Poledrelli, 21). Alle 15.30, infatti, avranno l'occasione di incontrare Renato Casaro, considerato uno dei più importanti, influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani. All'appuntamento parteciperanno anche Marco Gulinelli, assessore alla cultura del Comune di Ferrara, che donerà una targa di ringraziamento all'artista, e Luca Siano, direttore dell'Archivio Sandro Simeoni, nonché grafico e docente.
“Siamo orgogliosi di poter ospitare un gigante della cinematografia mondiale nella nostra Scuola. Questa – sottolinea Stefano Muroni, fondatore della “Vancini” - è un'occasione importante per i nostri allievi ma anche per la città tutta”. Per la prima volta infatti, oltre agli allievi, potranno partecipare gratuitamente all'incontro anche i cittadini. I posti sono limitati e, oltre a Super Green pass e mascherina, sarà obbligatoria anche la prenotazione (per informazioni e prenotazioni: info@scuolavancini.it).
Casaro ha cominciato la sua carriera all'inizio degli anni Cinquanta e ancora oggi, a 86 anni, continua a dipingere e sperimentare. “La mia vita è un film in technicolor” ha detto in “L'ultimo uomo che dipinse il cinema”, documentario a lui dedicato diretto da Walter Bencini. Nessuna definizione poteva essere più appropriata. Migliaia i titoli disegnati da Casaro, centinaia le collaborazioni intraprese con registi italiani e stranieri. Ha lavorato al fianco di Sergio Leone (compreso “C'era una volta in America”, Dario Argento (“Opera” è rimasto nella storia), Carlo Verdone e Bernardo Bertolucci; per quest'ultimo ha realizzato i cartelloni de “L'ultimo imperatore” e “Il tè nel deserto”, cambiando con questo la concezione del manifesto cinematografico. “Casaro – afferma Siano – è stato ed è tuttora uno dei cartellonisti più rappresentativi del cartellonismo cinematografico moderno. È un maestro riconosciuto a livello internazionale, molti film italiani hanno avuto successo all'estero, e viceversa, proprio grazie alle sue illustrazioni”. Poi aggiunge: “Averlo a Ferrara mi emoziona. Più di una volta ha ricordato il suo rapporto con Simeoni, la collaborazione/competizione che c'era tra loro negli anni Cinquanta... sono sicuro che sarà un pomeriggio indimenticabile”.
Tantissimi i titoli che andrebbero citati, tra questi non si possono omettere “Balla coi lupi”, “I ragazzi della 56ª strada”, “Rambo II”, “Nikita”, “Terminator”, “Misery non deve morire”, “Il nome della rosa”... senza contare che praticamente tutti i manifesti di Bud Spencer e Terence Hill sono a firma sua e che Quentin Tarantino ha voluto una sua opere per “C'era una volta a... Hollywood”. “Sarà un piacere e un onore avere in presenza colui che è senz'altro il più grande illustratore del manifesto cinematografico mondiale. I suoi – dice Gulinelli – sono racconti di un mondo che rivive e che ci portano nel cuore della storia del cinema, della pubblicità e dell'arte. Grazie alla Scuola “Vancini” per questa ulteriore grande opportunità che accresce il valore di Ferrara come città del cinema”.
Infine una curiosità: tra i manifesti dei film di Florestano Vancini esposti permanentemente a Factory Grisù, c'è anche quello de "I lunghi giorni della vendetta", film del 1967 con Giuliano Gemma. Il manifesto fu realizzato proprio da Renato Casaro.