31 | 07 | 2023
Stefano Muroni: “Siamo riusciti a portare il mondo nel Basso Ferrarese e questa è la gioia più grande”
È iniziata ufficialmente la nona edizione della Tenda Summer School, campus internazionale dedicato alla Commedia dell’arte e alla comicità contemporanea che si svolge tra le mura di Villa La Mensa a Sabbioncello San Vittore (Copparo).
Cento ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia e da ben tredici Paesi nel mondo, sono arrivati a Sabbioncello domenica 30 luglio e vi resteranno fino a domenica 6 agosto. Nell’arco di questa settimana si conosceranno, studieranno insieme e si confronteranno con docenti italiani e stranieri.
“La Tenda Summer School – ha detto Stefano Muroni, fondatore e presidente della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema – è un miracolo che si ripete da nove anni. Siamo riusciti a portare il mondo nelle aree interne del Basso Ferrarese, una sfida non facile ma nella quale abbiamo creduto fin dall’inizio”.
Poi aggiunge: “Crediamo nel potere della creatività e continueremo a investire in questo campus che ogni anno regala gioia ed emozioni alle nuove generazioni”.
Soddisfatto anche Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo, che all’apertura ufficiale dell’evento ha detto: “Inaugurare la nona edizione della Tenda Summer School mi rende orgoglioso. Questa manifestazione porta il mondo a Sabbioncello San Vittore. Ragazze e ragazzi si danno appuntamento qui, a Villa La Mensa, per vivere emozioni uniche”.
E sottolinea: “Quando torneranno a casa parleranno dell’esperienza vissuta e quindi anche di Copparo e Sabbioncello. È bello pensare che in America, Inghilterra o Cipro, solo per citare alcuni dei Paesi di provenienza, si parlerà anche di noi. È una grande opportunità per il territorio”.
La nona edizione della Tenda Summer School è sostenuta dal Comune di Copparo, dalla Regione-Emilia-Romagna, Bper Banca ed è promossa da Ferrara La Città del Cinema.
Entusiasta anche il direttore artistico Massimo Malucelli: “In pochi anni siamo riusciti a creare qualcosa di speciale. Le lezioni si svolgono in inglese proprio per rimarcare la vocazione internazionale del progetto”.